sabato 14 settembre 2013
lunedì 9 settembre 2013
domenica 1 settembre 2013
1° TORNEO DI BOCCE ALL'APERTO
mercoledì 14 agosto 2013
Il progetto FareRaccolta®, il progetto di marketing non convenzionale dedicato alla “economia pulita”, alla Bocciofila Centese
giovedì 8 agosto 2013
viene abrogato l'obbligo di certificazione per l'attività ludico motoria e amatoriale
Nel decreto Fare, grazie ad un emendamento dei senatori Francesca Puglisi e Stefano Vaccari, e' stato corretto il decreto Balduzzi, semplificando la promozione dello sport per tutti.
"Viene abrogato – spiega la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in Commissione Istruzione e Sport al Senato – l'obbligo di certificazione per l'attività ludico motoria e amatoriale previsto dall'art.7, comm 11, del DL 158 del 2012. Rimane l'obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l'attività sportiva non agonistica. Sono stati eliminati così inutili costi per le famiglie e il Servizio Sanitario Nazionale, che avrebbero disincentivato le famiglie ad avere cura della propria salute attraverso la pratica sportiva".
Con un po' di arroganza ci prendiamo anche noi una piccola parte del merito: avevamo infatti chiesto un intervento in questa direzione alla politica italiana.
Ecco il testo ufficiale dell'emendamento:
"Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo la pratica sportiva, per non gravare cittadini e SSN di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, viene abrogato l'obbligo di certificazione per l'attività ludico motoria e amatoriale previsto dall'art.7, comma 11 del Dl 158 del 2012, e dal conseguente Decreto del Ministero della Salute 24 aprile 2013, GU n°169 del 20/07/2013. Rimane l'obbligo di certificazione preso il medico o pediatra di base per l'attività sportiva non agonistica. Sono i medici o pediatri di base annualmente a stabilire, dopo anamnesi e visita, se questi ultimi necessitano di ulteriori accertamenti come l'ecg."
mercoledì 17 luglio 2013
I vincitori del riconoscimento di Socio dell'Anno
2006 Gruppo volontari Squadra Blu
Blocco dell’obbligo dei defibrillatori per le ASD
La norma di legge che ne rendeva obbligatorio il possesso da parte di ogni società sportiva entro il 2015, è infatti "ferma" alla Corte dei conti. Le 120mila società sportive dilettantistiche italiane tirano così un sospiro di sollievo, anche perché da una recente indagine di Assotutela, solo il 4 per cento di queste risulta già in possesso di un defibrillatore, mentre sono ancora meno quelle dotate di personale in grado di utilizzarlo. Il rischio, quindi, è di avere un'apparecchiatura salvavita ferma a prender polvere.
Fatto sta che la presenza in prossimità dello svolgimento di qualsiasi competizione sportiva di un defibrillatore portatile (detto anche Bld) utile a salvare vite umane in caso di arresto cardiaco, doveva essere resa obbligatoria per legge. Lo avrebbe stabilito l'articolo 7 comma 11 del cosiddetto decreto Balduzzi, varato il 26 aprile 2012. Ma il provvedimento è "fermo" alla Corte dei conti, per cui non esiste ancora una data certa relativa alla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.