martedì 27 marzo 2012

Lettera del Presidente della Federazione Italiana Bocce

Cari Presidenti,
vi scrivo questa lettera per esporvi alcuni argomenti di riflessione che mi sono
palesati a seguito della consueta analisi mensile del tesseramento.
Purtroppo i dati registrati a metà marzo non sono confortanti. Mancano all'appello
oltre 10.000 tesserati e 90 società.
Sarebbe forse troppo semplicistico voler attribuire questa negatività a quella
diminuzione che registriamo da tempo e contro la quale stiamo cercando di trovare le
soluzioni più adeguate. Credo invece che sia opportuno interpretare questi dati attraverso
un esame articolato che consideri anche la particolare situazione che il nostro Paese sta
affrontando in questo travagliato periodo.
Sono questi giorni dove le certezze vengono sempre più a mancare. In tutta Italia
sono purtroppo molte le persone che devono affrontare periodi di Cassa integrazione se
non addirittura la disoccupazione, vivendo situazioni umane e familiari di profonda
difficoltà e preoccupazione per il futuro. E' evidente che in una tale circostanza si tende
quasi automaticamente a "tagliare" ciò che si ritiene meno vitale e superfluo come per
esempio la pratica sportiva.
In altri casi, poi, può nascere, anche, un contesto psicologico più complesso. Nasce
una paura preventiva, che fa rinunciare ancor prima che la necessità si presenti al
divertimento questo con la volontà di costruirsi una armatura protettiva per eventuali
difficoltà che si dovessero manifestare.
Abbiamo sempre parlato delle bocce italiane come una grande famiglia, della loro
grande anima sociale e della capacità di saper accogliere, a braccia aperte, tutti coloro che
avessero voluto praticare la nostra disciplina. Nei frangenti più gravi ci siamo sempre tutti
adoperati con generosità per essere concretamente vicini a chi era stato colpito da eventi
devastanti, come alluvioni, terremoti etc.
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Ora questa lunga ed interminabile crisi economica è senza dubbio equiparabile ad
una grave calamità contro la quale noi tutti dobbiamo trovare le azioni più adeguate per
renderla meno cruda e crudele.
Pertanto, cari amici presidenti vi invito a non voler vedere nel decremento delle
affiliazioni e del tesseramento solo dei freddi numeri, ma, a voler cercare di scoprire quale
motivazione sta alla base di una mancata iscrizione. Se effettivamente una nostra
giocatrice o un nostro giocatore non ha più le risorse per rinnovare la sua tessera perché
disoccupato o cassaintegrato, se un pensionato non riesce più a pagare la quota associativa
perché lo strisciante aumento del costo della vita ha corroso il valore potenziale della sua
pensione, cercate di andare loro incontro offrendo loro tutte le opportunità che gli
permettano di continuare ad essere parte attiva della nostra Federazione. Così non solo
consentirete di continuare ad avere attimi di serenità ed amicizia nelle nostre Società, a chi
è già provato dal destino, ma non perderete un tesserato che non solo si sentirà ancora
maggiormente legato ai colori della sua casa sportiva, ma diventerà anche una forte e
convinta voce promozionale .
E' importante che, ora più che mai, non si trascuri alcuna possibilità per riuscire
nell'intento di testimoniare con forza i valori sociali e positivi che da sempre la
Federazione Italiana Bocce rappresenta.
Sono certo che potrò contare sul vostro impegno e sulla vostra collaborazione.
Nel ringraziarvi anticipatamente per quanto vorrete fare, mi è gradito porgervi i
miei più cordiali saluti.

1 commento:

  1. Credo però che sia un problema insito anche al gioco delle bocce, per come è strutturato, non è solo una questione di costo della tessera, il gioco delle bocce va compeltamente rivisto, a cominciare da certi dirigenti che sono lì da una vita, ci vuole aria nuova, mentalità nuova, il coraggio anche di cambiare il gioco: non può essere che delle gare finiscano all'una di notte, non può essere che ci sono giocatori che prendono tanto e altri che non prendono nulla e che magari si fronteggiano nella stessa gara, non può essere che ci siano giocatori che fanno apposta a scendere di categoria per vincere di più....
    Marco Cevolani

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